LE GARE IN SPAGNA

Grande Cerca 13-17 Febbraio 2008

 

Sono stato in Spagna dal 13 al 17 Febbraio per vedere per la prima volte le rinomate prove a Grande Cerca che aprono la stagione primaverile che culmina con i vari campionati. sono partito con Luca Simone, proprietario di Fiano del Volturno, Oscar Monaco e Peppe Orefice, l'allevatore dei Raiano. Roma Siviglia in volo e poi a Jerez con una macchina a nolo.

Il 14 mattina le prime prove, seguo ovviamente la batteria di Richard Simeon dove corre Ardesia al 6° Turno e Fiano al 9° turno. Corriamo in un bellissimo posto, incantevole, la Finca dei tori. Finca è il nome spagnolo che sta per riserva. E' questa la Finca del famoso torero spagnolo. Ha un allevamento di tori da corrida, un'arena tutta sua per gli allenamenti e tanto tanto terreno, migliaia di ettari senza una strada trafficata, solo solcata da stradine ben tenute. Si respirava aria di libertà, e la frenesia delle imminenti prove è rimasta da parte per molto tempo, incantato da quegli spazi e quei paesaggi man mano che ci addentravamo nella finca.

Purtroppo la giornata è stata caratterizzata da un vento fortissimo, a tratti quasi insopportabile. A volte si camminava inclinati in avanti per non correre il rischio di cadere. Va da se che la prova in queste condizioni non ha molto senso tecnicamente. Per i cani era quasi impossibile avvertire le pernici che, numerosissime, si palesavano in volo al passaggio dei giudici o conduttori. Risultato scontato, quasi nessuno ha finito il turno, tutti i cani fuori per trascuro.

Voglio fare una piccola riflessione tecnica: la pernice è presente numerosissima in Spagna ed è un selvatico che ha l'abitudine di pedinare tantissimo e velocissima. I cani che corrono la grande cerca hanno delle aperture estesissime ai lati ma anche molta profondità. Per avvertire tutte le pernici che ci sono in un campo, anche quelle che velocissime si spostano di pedina mentre i cani fanno i loro lacets chilometrici, si dovrebbe imporre ai cani un tipo di comportamento, per profondità di esplorazione, più simile a quello di una classica a quaglie che di una grande cerca su branchi altrimenti arriva, inesorabile,il trascuro della selvaggina. Solo la fortuna, quella che un giudice o un accompagnatore non passi vicino al selvatico e lo metta in volo può far andare un cane in classifica o metterlo inesorabilmente alla porta. Con questo comportamento il trascuro è implicito, certo. Noi però vogliamo vedere la grande cerca nella sua classica interpretazione senza restringere l'azione dei cani, e lo trovo giusto. Conclusione: i pochi cani in classifica sono quelli fortunati che non hanno visto pernici in volo durante il loro turno, tutti gli altri hanno solo da recriminare ma per loro non si può dire che sono cani che lasciano sul terreno animali. Vale per Ardesia, certo, ma vale soprattutto per quei cani maturi che hanno fatto tantissimi risultati in tutto il mondo mostrando il loro valore ma che in Spagna hanno raccolto pochissimo. Sicuramente con condizioni metereologiche diverse la componente fortuna incide molto meno e la prova mette in luce giuste le differenze tecniche tra i cani concorrenti. Emerge cioè il più bravo e non il più fortunato.

Comunque quel giorno sono andati in classifica solo tre cani, CAC alla Aida di Taccon.

ARDESIA: la mia piccola cagnina. La sera prima ci eravamo spaventati perchè si è rotta i polpastrelli ad Osuna dove il terreno è sassoso. Ha corso la prima parte del turno in un bel terreno interpretando col suo bel movimento la nota e facendo lacets regolari. Il turno viene interrotto per un errore (trascuro) del compagno di coppia ed Ardesia deve completare. Al completamento gli viene assegnato una lingua di terreno lunga 6-700 metri e larga 100 recintato sul lato lungo e sul lato corto mentre l'altro lato lungo aveva un fosso profondo. Ardesia parte benissimo, molto meglio che nella prima parte per via di un terreno molto più soffice di quello capitatogli nel mattino e che quindi gli dava meno dolori ai piedi ma fa due lacets ed arriva in fondo alla recinzione che non puà passare, quindi la costeggia tutta e ripassa sullo stesso terreno perchè impossibilitata ad andare oltre. Richard non fa in tempo a chiamarla per farle saltare il fossato e farle esplorare il terreno nuovo che fischiano la fine. Mi rammarico ma sono felice per averla vista esprimersi alla grandissima.

Il giorno dopo cambiamo Finca, è un pò meno ondulata ma sempre con vento forte, pur se meno intenso del primo giorno. Ad Ardesia capita il primo turno. Parte bene scollinando e ritornando dopo qualche minuto dalla nostra parte, scende giù superando il dresseur e poi continua il suo lacet dall'altra parte oltre la collina. Al rientro avverte bene e va in ferma. Ero vicino ed emozionatissimo. Arriva Richard a servire lei guida per pochi passi, partono le pernici e lei immobile aspetta lo sparo. Abbiamo il punto!!!! Io sono al seguito della giuria e immediatamente mi arriva la chiamata di un Luca Simone felice: Francè...te la stai facendo sotto eh!!! Era vero, sorrido e continuo a seguire Ardesia che si era messa veramente bene sul terreno, poteva aprire sulla destra fino alla fine del campo, per essere perfezionisti, ma comunque stava facendo un bellissimo turno. Passano pochi minuti e succede quello che è successo quasi sempre in Spagna in questa tournè di prove. Volano le pernici e suona la tromba. Fuori.

Mi arde, e molto debbo dire, ma ho visto ancora bene Ardesia e questo mi rincuora non poco. Per me questa era anche una trasferta per valutare la cagna ed ha fatto bene.

L'ultimo giorno è pari agli altri, ma il vento è stato davvero fortissimo, impossibile fare una prova in queste condizioni. Allo sgancio ancora destra sinistra della cagnina, giusta profondità ma.....pernici che volano. Fine.

Ricordo lo sconforto di Richard che aveva cani ben preparati e quasi tutti fuori per lo stesso motivo. Sgancia Lord nel minuto fa una bella ferma e volano le pernici. Punto. Passa il tempo di un lacet e volano ancora le pernici, prima del fischi della tromba vedo Richard che sbatte a terra il guinzaglio ed il cane che si ferma vicino senza essere stato chiamato....come se avesse capito.

Tirando le somme, poteva andare molto meglio, ma anche molto peggio. Ha fatto un 3°ECC nei precedenti giorni di gara ad Osuna e va benissimo per la giovane età dalla cagnina. Ha fermato con vento forte e la fortuna ha voluto che non volassero le pernici. Bravi a tutti e due, cane e dresseur. Arriverà il momento che la vedrò competere anche in un barrage.....

Le serate sono trascorse tranquille, sempre a discutere di cani insieme all'immancabile Richard e la sua compagna, Oscar Monaco, Luca Simone e la simpatia frizzante di Giacomo Cantoni e della sua compagna Mara.

A Fiano non è andata meglio, anche lui in forma strepitosa ma anche lui sempre fuori perchè qualcuno faceva volare le pernici sul campo. E' un grande, si rifarà nelle prossime gare in Serbia.

Nel complesso una bella e divertente trasferta culminata il Venerdì sera con una bella cena  che gentilmente l'ing. Endrizzi e Parpaiola ci hanno offerto. Ormai i giochi erano fatti ed anche l'ultimo barrage era stato disputato. Serata davvero simpatica anche per le argomentazioni cinofile che gente del peso di Monaco o dell'esperienza di Cantoni e Taccon hanno arricchito portando ognuno, per la propria parte, il proprio bagaglio di esperienza.

Alcune Foto

Ardesia prima del turno Le pernici tra i tori Le pernici in volo

 

Una bella compagnia, da sinistra: il geom. Parpaiole, Luca Simone, Fabio garanzini con la fidanzata ed Alina Un concorrente Tedesco che al mattino allenava il suo falco Fiano del Volturno con Luca Simone, Oscar Monaco e Richard Simeon prima del turno

 

Il paesaggio spagnolo, bellissimo, dove si sono corse le prove a Grande cerca.

 

 

 

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